Il teatro in quasi ogni pausa risuonava di grida di Viva il caro sassone! Erano folgorati dalla grandezza e sublimità del suo stile, perché non avevano mai conosciuto fino ad allora tutti i poteri dell'armonia e della modulazione così strettamente disposti e fortemente combinati."[12] Molti altri registrarono schiaccianti reazioni positive al lavoro.