ha osservato che il volume deriva da un lavoro di scavo operato nel tessuto edilizio nel quale il Museo è collocato, e ne ha notato l’analogia con quello compiuto dai fedeli che nel XII-XIII secolo scavarono nelle rocce le chiese che si possono ammirare a Lalibela in Etiopia, manifestazioni eloquenti che ai modi del fare primitivo è intrinseca l’astrazione. Va da sé che le similitudini visive sono sempre circospette, ma nel nostro caso offrono dei buoni argomenti per comprendere come la casa costruita da Emilio Tuñón a Caceres che qui viene presentata offra una buona dimostrazione che quanto si apprende e sperimenta nel tempo della formazione non lo si rimuove facilmente e tende sempre a ritornare.