Figura 3: Campione 1 (sinistra) e Campione 2 (destra) Tempo di postincandescenzaIl tempo di postincandescenza è il tempo, espresso in secondi, che trascorre dall’estensione della fiamma sviluppata oltre i 300 mm fino alla completa scomparsa dell’incandescenza [3]. In entrambi i campioni, però, la fiamma non ha raggiunto il sesto traguardo, che corrisponde a 300 mm, quindi in ambedue le prove si considera il tempo di postincandescenza nullo. GocciolamentoIl gocciolamento è la tendenza di un materiale a lasciare cadere gocce e parti distaccate durante o dopo l’azione della sorgente di calore. Nel corso di entrambe le prove si è verificata la presenza di gocce sul materiale bruciato (cfr Figura 4), ma considerando che queste non hanno raggiunto il pavimento dell’ambiente di prova ma si sono esaurite sul campione, non sono da considerarsi una fonte di innesco aggiuntiva. Infatti, vengono ritenute pericolose solamente gocce o parti distaccate che raggiungono il pavimento dell’ambiente di prova infiammate e che continuano ad ardere per più di 3 secondi.