Pallante e Narciso si rendono conto che Agrippina li ha ingannati per sostenere Nerone e decidono di non avere più a che fare con lei. Ottone arriva, nervoso per la l'incoronazione vicina ( "Coronato il crin d'alloro"), seguito da Agrippina, Nerone e Poppea, che sono venuti a salutare Claudio. Si uniscono in un coro trionfale ("Di timpani e trombe") come entra Claudio. Ognuno a turno rende omaggio all'imperatore, ma Ottone viene freddamente respinto poiché Claudio lo denuncia come traditore. Ottone è sconvolto e si appella ad Agrippina, Poppea e Nerone per un aiuto, ma tutti lo rifiutano, lasciandolo in smarrimento e disperazione ("Otton, qual portentoso fulmine" seguito da "Voi che udite il mio lamento").