L'obiettivo è quello di superare l'occasionalità ed eccezionalità del restauro, pergovernare la fenomenologia delle trasformazioni mediante un progetto di manutenzione e di prevenzione. Ciò implica un percorso conoscitivo complesso, basato su valutazioni analitiche riguardanti i diversi componenti del sistema e le loro interazioni. In tale percorso vengono riorganizzate anche le informazioni storiche finora acquisite sui tecniche murarie(per esempio.,dalle ricerche finora condotte conosciamo la provenienza dei materiali impiegati nella costruzione delle mura: la zona di Verciano per Ie pietre. Monte San Quirico e le colline di Pescia per i laterizi, la Garfagnana per i Iegnami), ma l’estensione dell’analisi storica dell'analisi storica porta a includere Ie categorie di lavori e materiali introdotti nel corso delle trasformazioni successive e nei restauri otto-novecenteschi’: i "Lastroni di Guamo", i "cordoni di pietra di Matraja subbiati (e "con lo spigolo esternosmussato su quarto di circolo"), la ghiaiatonda del Serchio, rastrellata, o il ghiaino delle Cave di Sesto o di Morteto.