A Roma, dopo aver trascorso un breve periodo a lavorare per il prelato marchigiano Pandolfo Pucci, Caravaggio si sposta presso la bottega del Cavalier d’Arpino, dove viene impiegato a realizzare “fiori e frutti”. Lì probabilmente, nasce il suo interesse per le nature morte e per la realtà quotidiana e popolare.